L’Animatrice Vocazionale testimone e comunicatrice gioiosa della Vocazione paolina alle nuove generazioni

23 giugno 2006

A causa di Gesù, come san Paolo

In questa ultima fase dei nostri lavori abbiamo cercato, attraverso una metodologia partecipativa, di individuare linee comuni di animazione vocazionale in Europa che convergeranno in un manuale che raccoglierà orientamenti comuni, alcune indicazioni pratiche sul risveglio e discernimento vocazionale e un percorso di animazione sulla “Parola di Dio e cammino vocazionale”.
Portiamo con noi la rinnovata convinzione che è sempre più necessario:
- mettere al centro della nostra Pastorale vocazionale: Gesù Maestro. Ripartire dalla sua Parola e dall’Eucarestia e indicare alle giovani che il Progetto Gesù è il più bello da vivere
- in virtù della stessa consacrazione religiosa l’animatrice vocazionale paolina è “chiamata a diventare “chiamante” cioè testimone gioiosa, “convinta, contenta e convincente” del Signore Gesù
- ogni Figlia di San Paolo è animatrice vocazionale che vive la vocazione come dono sempre nuovo da accogliere con cuore grato e in un impegno costante di formazione permanente.
Ritorniamo nelle nostre comunità con il grande dono di questo incontro Europeo che ci ha consentito di approfondire la figura “dell’animatrice vocazionale, testimone e comunicatrice gioiosa della vocazione paolina alle nuove generazioni”.
Abbiamo vissuto quest’esperienza ricca, profonda e fraterna, avvolte dalla presenza di Maria che specialmente qui a Fatima si presenta come madre tenera che accompagna l’umanità nel cammino della vita.

Presentiamo e affidiamo a Maria le sorelle del nuovo governo della Provincia italiana, in particolare sr Bruna Fregni e sr Lucia Festone che hanno partecipato al nostro incontro e qui a Fatima hanno detto il loro sì con fede.

A tutte voi il nostro grazie per averci accompagnate con la preghiera e l’affetto. Continuiamo a sentirci unite “a causa di Gesù.
Vi aspettiamo sul nuovo blog all’indirizzo:

http://www.vocazionepaolinainafrica.blogspot.com/


21 giugno 2006

Crisi di chiamati o di chiamanti?

È una delle domande forti che P. Amedeo Cencini, sacerdote canossiano, ci ha rivolto come animatrici vocazionali in Europa trattando i temi del “risveglio e accompagnamento vocazionale”. Infatti mentre i destinatari dell’annuncio vocazionale sono sommersi da continui messaggi della pubblicità, della moda, delle canzoni, facendone propri gli stili di vita, noi, a volte, ci segnaliamo per un assordante silenzio.
Il risveglio vocazionale, che si concretizza nella proposta vocazionale, passa sia nel cuore del chiamato che del chiamante, attraverso la rinnovata consapevolezza che “la vocazione nasce dalla «riconoscenza». Nasce sul terreno fecondo della gratitudine a Dio, poiché la vocazione
è risposta all’Amore del Signore, non iniziativa del singolo; è essere scelte, non scegliere”.
Il chiamato non si dimentica mai di essere stato scelto, non di aver meritato la scelta.